Ad Ernest Hemingway fu trasmessa dal padre, una vibrante passione per tutte le attività legate all’aria aperta, come l’amore per la natura, quella più selvaggia e incontaminata, per la pesca e la caccia.
Queste ultime due passioni, col trascorrere degli anni, ebbe modo di praticarle in molti continenti, effettuando lunghi viaggi e permanenze in diversi stati del Nord e Sud America, in Africa, in Asia e in Europa.
Lo scrittore fu ripetutamente e lungamente presente in Italia, spesso nella Regione Veneto, affascinato dalla sua laguna dove cacciò e fu più volte ospite del Barone Raimondo Franchetti a Torcello.
In una delle sale del museo, Hemingway accoglie il visitatore in una suggestiva scenografia che lo vede riprodotto a grandezza naturale così come ritratto in una foto durante l’ultimo dei suoi safari in Africa.