Alla morte del Belegno, il complesso venne acquistato attorno alla metà del'700 dal patrizio veneto Battista Erizzo. Egli sposò Marina Grandenigo dalla quale ebbe cinque figli dei quali l'ultimo, nato nel 1750, Paolo Antonio fu quello che diede maggior lustro al casato. Fu governatore di nave nella marina della Repubblica di Venezia, fu consigliere della Municipalità e successivamente assunse la carica prestigiosa di direttore dell'Arsenale. Fu quindi un manager ante litteram, responsabile di una realtà economica della massima importanza per Venezia Repubblica Marinara, anche se nel suo tempo fu costretto ad assistere, impotente, alla fine della Serenissima, decretata da Napoleone allo spirare del 1700. Egli si consolò nel suo "buen retiro" della Nave di Bassano, lasciandovi il proprio segno con la committenza a Gasparo Lavezzari degli stupendi stucchi policromi. Sposò Giovanna Marinoni, figlia di Giovanni della nobiltà bassanese, ebbe un'unica figlia, Giovanna che, sposa di Antonio Barzizza, morì giovanissima, dando alla luce Vincenzo, il futuro abitatore della Nave. Paolo Antonio Erizzo morì nel 1824 all'età di settantaquattro anni nella sua dimora sul fiume: un uomo che aveva dedicato al mare e alle navi la sua vita non poteva non finire i suoi giorni che nella Nave….